Nel 1991 in occasione della prima guerra del golfo fu organizzato un seminario sulla guerra da un gruppo di ricercatori e di studenti della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Napoli: questo è il testo del mio intervento.
Leggo sul numero di febbraio di Linea d'ombra la trascrizione di una conferenza tenuta nel novembre '90 da Johan Galtung, fondatore dell'International Peace Research Institute di Oslo ed esperto di teoria dei conflitti. Ciò che mi colpisce non è soltanto la lungimiranza di un'analisi in grado di prevedere quasi tutto quello che è accaduto in seguito, ma soprattutto quel che chiamerei l'assiomatica che guida la ricerca e che permette la formulazione di una congettura così precisa da corrispondere poi quasi interamente alla realtà degli eventi. Se si vuole comprendere una situazione, tentare di individuarne le linee di tendenza, è da irresponsabili affidarsi unicamente ad una descrizione vagamente fenomenologica dei fatti; è necessaria invece una teoria che individui delle leggi di struttura; sono necessari, per usare l'espressione di Galtung, dei teoremi, proprio come quelli della geometria che soli ci permettono di pensare la realtà dello spazio.